Il mondo dei motori marini è passato sotto traccia nella pubblicità data al mondo delle gare su gomma, con tutto un contorno main-stream che la nautica ha un po’ perso; ma è rimasta un’ampia nicchia di appassionati e di cultori, magari un po’ d’élite, del mondo della velocità ma anche del diporto sull’acqua.
Le manovre di fusione tra le aziende d’Italia e Stati Uniti, avvenute nel 2013 ad essere precisi, parliamo della FPT in Joint Venture con la Caterpillar, dai cui sono nati i nuovi Cat C8.7 and Cat C12.9, con una cilindrata rispettivamente di 8,7 e 12,9 litri, hanno rilanciato il mondo della locomozione nautica.
Per la clientela questo si traduce in un valore aggiunto in termini di design evoluto e facilità di installazione: i servizi di assistenza saranno supportati dalla rete dei concessionari di Caterpillar, presente in tutto il mondo: un plus formidabile. Ma il contributo tecnico dell'azienda italiana è stato evidente e si attesta sull’implementazione avvenuta in relazione ai motori, di un Common Rail di seconda generazione, puntando su innovative tecniche di gestione dell'alimentazione dell'aria. Questi sviluppi consentono una densità di potenza e una coppia a bassi regimi estremamente elevate per la nautica, quindi la capacità, sostanzialmente, di essere competitivi nella velocità e nelle manovre per le occasioni sportive come nella normale attività da diportista su lunghe distanze. Il Salone Nautico di Genova, teniamolo presente, torna ad essere frequentato da appassionati e cultori della nautica di pregio, di qualità.
Il motore marino si accoppia, si compenetra con l’alta tecnica italiana la quale ha prodotto delle soluzioni sulla manovrabilità fine e di precisione; sembra che si parli di concetti un po’ dissonanti dato che la nautica non è il trasporto su gomma che si muove in percorsi magari impervi e ben delineati dalle strade.
La nautica è spazi, è rotte, è orizzonti, ma anche direzioni e precisione, chi se ne intende lo sa.
Proprio per questo la concorrenza si sta giocando anche sugli impianti di manovra e di direzionamento, piuttosto che solamente sulle performance di tipo motorio.
Allora torniamo al Salone di Genova ed alle sue novità migliori: ce ne sono di interessanti ma riteniamo che il futuro sia nel solco dei sistemi come il CAT® THREE PRECISION CONTROL che ha lanciato un segnale molto forte al mercato.
UN sistema di manovra che permette ai motori marini di gestire, a basso regime ed anche a piccola velocità, delle manovre complesse e in spazi stretti o in rapida successione; tutto questo in quanto aziona e controlla simultaneamente motori, trasmissione ed eliche. Infatti insieme al controllo elettronico dei motori questo sistema permette la coordinata azione combinata degli invertitori Twin Disc QuickShift che, a loro volta, sintonizzano in modo efficiente, silenzioso e performante i comandi tradizionali (manette), le eliche di prua e di poppa e i componenti del sistema idraulico.
I motori marini, adesso, sono gestiti e pensati come se fossero propulsori di veicoli su gomma, non di barche: rimane il lusso e lo status symbol cui, ovviamente i nautici diportisti o sportivi non rinunciano per definizione.