Decisamente ai coreani il fegato non manca se hanno creato a suo tempo una monovolume compatta, appositamente pensata per il mercato europeo, dove definire agguerrita la concorrenza delle case automobilistiche europee, è dire poco. Tuttavia questa considerazione non deve trarre in inganno poiché KIA Venga se la gioca alla pari, sia per qualità che per prezzo e costi di esercizio, con le più blasonate monovolume del vecchio continente. Sotto il profilo del design la KIA Venga si fa notare per una superficie curvilinea che non ha eguali nel segmento d’appartenenza. Nelle fiancate i passaruota in rilievo conferiscono alla vettura una linea vagamente sportiva. Risulta assai piacevole all’occhio la scelta di integrare gli indicatori di direzione direttamente negli specchietti retrovisori esterni.
Grazie al passo di oltre 2,60 metri gli interni risultano essere assai confortevoli e la disposizione della strumentazione di bordo, raggruppata nella consolle centrale, risulta razionale e di facile impiego. Gli allestimenti più costosi includono anche una avveniristica telecamera posteriore con monitor incastonato nello specchietto retrovisore interno ed un tetto panoramico in cristallo comandabile elettricamente. Tanta gradevole tecnologia non trascura la praticità; il bagagliaio parte infatti da una capienza di ben 570 litri, incrementabile fino a 1500 litri con i sedili posteriori reclinati.
La Kia Venga è presente sul mercato italiano con quattro differenti allestimenti: si parte dalla versione base LX Easy per arrivare alle versione lusso TX, passando dalle intermedie le intermedie LX ISG ed EX ISG. Le differenze più significative riguardano le versioni estreme. La dove la LX Easy viene commercializzata con gli opzional essenziali, la TX contempla sedili in pelle con cuciture a contrasto, climatizzatore automatico, cerchi in lega da 17 pollici, telecamera posteriore e tettuccio panoramico in cristallo.
Particolarmente ricca è la dotazione in termini di propulsione. La gamma dei motori ammonta a quattro esemplari di cui due sovralimentati a gasolio e due a benzina. Questi ultimi sono disponibili anche con alimentazione ibrida benzina/GPL. Salendo per gradi si parte dal più piccolo 1.4 litri e sedici valvole e 90 CV di potenza, abbinato ad un cambio manuale a 5 rapporti. Nonostante la vocazione grintosa questo propulsore ha bassi costi d’esercizio grazie ad un pacchetto chiamato EcoDynamics. Esso comprende il sistema Intelligence Stop & Start, copertoni a basso impatto di rotolamento e batteria ricaricata dal recupero dell’energia cinetica in frenata. L’ 1.6 litri benzina non si discosta dal precedente se non per una maggior potenza e costi d’esercizio appena superiori. Il cambio manuale a 5 rapporti è affiancato da un automatico sequenziale a 4 rapporti. Il diesel 1.4 litri CRDI da 90 cavalli non figura nel mercato italiano, al contrario dell’1.6 litri CRDI da 128 cavalli con cambio manuale a 6 rapporti. Tutte le motorizzazioni sono omologate euro 5.
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