Felipe Massa: Triste, solitario y final

Non me ne voglia Osvaldo Soriano, che dubito leggerà mai quest post, se utilizzo il titolo di un suo noto romanzo, Triste, solitario y final, per descrivere la parabola della seconda guida della Ferrari, Felipe Massa. Del resto sono entrambi sud americani e probabilmente condividono un comune sentire. Tornando a Felipe Massa, Il brasiliano, incappato nella peggior stagione della sua carriera, si avvia ad un addio mesto ed inesorabile anche se il team principal di Maranello, Stefano Domenicali , lascia aperto uno spiraglio per una possibile conferma nella stagione 2013. Massa potrebbe essere riconfermato a condizione che riesca a fare da qui alla fine del 2012, punti preziosi in chiave primato mondiale costruttori. Dove il brasiliano possa trovare la motivazione per fare ciò che non gli è riuscito nella prima parte del campionato mondiale di Formula1 2012 è difficile dirlo. I punti che lo dividono dalla prima guida Ferrari, Fernando Alonso, sono ben 139, un enormità.

Conti alla mano, da qui alla fine Felipe dovrebbe mettere insieme almeno 50 o 60 punti per consentire alle rosse di Maranello di aggiudicarsi il mondiale costruttori. Inoltre il miglioramento delle performance di Felipe sarebbe fondamentale anche in chiave di mondiale piloti poiché potrebbe portare via punti preziosi ai diretti inseguitori di Alonso. Domenicali, bontà sua, ha ammesso che la macchina di Felipe Massa non è all’altezza di quella della prima guida Ferrari, tuttavia non ha fornito spiegazioni sulle cause di questo gap. Per tanto, relativamente alla seconda guida per la stagione 2013, è ancora buio pesto. Nel caso in cui Felipe venisse messo malauguratamente alla porta, non ci sarebbe ancora il nome del sostituto. Si era parlato inizialmente di Mark Webber ma l’australiano ha già rinnovato con la Red Bull. Attualmente nel mirino della Ferrari potrebbe esserci Sergio Perez, ma i giochi sono ancora aperti e non è detto che Felipe non possa tornare ad essere il campione che tutti conosciamo.