La mia prima reazione all’annuncio, secondo cui General Motors si appresta a ritirare i modelli Chevrolet dal mercato europeo, è stata di disappunto. Mi sono chiesto se avrei più avuto occasione di poter ammirare dal vero una splendida Corvette. In realtà General Motors non ritirerà completamente i suoi modelli, la Corvette continuerà ad essere commercializzata con buona pace da parte mia. Decisamente meno in pace sono invece le migliaia di operatori che compongono la fitta rete vendita Chevrolet in Europa. Gli italiani sono particolarmente sugli scudi ed annunciano azioni legali contro GM. E’ infatti loro opinione che l’aver anticipato di due anni l’annuncio della data dell’abbandono del mercato auto europeo, avrà come effetto immediato un crollo totale delle vendite dei modelli Chevrolet.
L’uscita dal mercato europeo è prevista per il 2016, se nel frattempo non interverranno cambiamenti così eclatanti da far recedere dalla propria decisione il colosso automobilistico di Detroit. Oltre alla scarsa penetrazione commerciale ed alle incognite dell’asfittico mercato auto europeo, GM ritirerà i suoi modelli Chevrolet anche per lasciare spazio a quelli Opel. In effetti i due brand, targati ambedue GM, si sovrappongono in diversi segmenti fino a farsi reciprocamente concorrenza. I dati di vendita Chevrolet per il 2013, indicano in circa 150.000 i modelli piazzati nel mercato auto del vecchio continente. Di per sé non sarebbe una cifra così risibile. In termini commerciali Chevrolet vende in Europa quanto la Mini, ma il problema è rappresentato dai conti, perennemente con un segno “meno” davanti agli importi.
Difficile infine, valutare il beneficio per le case automobilistiche che continueranno ad operare in Europa. Se la diaspora di Chevrolet avrà inizio nel 2016, quella delle vendite potrebbe partire da subito, avvantaggiando in diversa misura che rimane. Effettivamente non viene subito spontaneo pensare di acquistare un’auto, in Europa, appartenente ad un Brand che si appresta a lasciarla.
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